Mi piacciono tanto i dati. I grafici, le tabelle, “gli schemini”: sono per me uno strumento eccezionale, che a colpo d’occhio mi permettono di inquadrare una situazione.
(Vi ho già detto che noi possiamo fornirvi ottimi sistemi di raccolta e analisi dei dati, anche con supporto di AI? Bene, andiamo avanti…)
Visto che i dati mi piacciono, provo un sottile piacere quando ne trovo su argomenti di mio interesse.
Purtroppo però i dati che ho visto non sono troppo incoraggianti (e vi spiego il perché).
La situazione IT/ICT nelle PMI
La situazione IT/ICT nelle PMI, guardando quello che esce dal report di Assintel (2021-2022), mi ha fatto fare un salto sulla sedia. Stando alla loro analisi:
Quello che mi sconcerta è il 32% di Aziende che non svolge nessuna attività.
Nessuna attività significa che i processi in Azienda non sono monitorati e questo è economicamente insostenibile, in un mercato sempre più globalizzato, guidato da top player da centinaia di milioni di fatturato, che fanno del business data-driven un obbiettivo primario e investono moltissimo in questo senso, con un consistente ritorno finanziario sull’investimento.
Analizzando invece chi investe di più in IT/ICT, dallo stesso report esce un altro dato a mio avviso sconcertante: gli investimenti per poter usare i dati nel concreto sono ridotti all’osso e gli investimenti sono dirottati primariamente in tecnologie che permettano la remotizzazione del lavoro.
In altri termini: i dati magari ci sono ma stanno là a prendere polvere (virtuale).
Dall’esperienza e da questi dati posso dedurre che si è generato un cortocircuito letale fra la spinta – doverosa – all’innovazione (anche trainata dagli sgravi di Industria 4.0), che ha introdotto nelle Aziende macchinari IoT e sistemi software avanzati e il fatto che siano stati calati all’interno di processi che non sono strutturati per sfruttarli.
Spessissimo infatti la mancanza di visione globale dei processi aziendali porta a cercare di risolvere “a tampone” i problemi o introduce nuove tecnologie “occasionali” che però restano slegate dal contesto.
Un esempio semplice
Per fare un esempio semplice: è inutilmente dispendioso investire nell’acquisto dell’ultima release di un software (ad esempio per fare le bolle e le fatture) se poi questi dati non sono incrociabili con quelli degli acquisti, costringendo magari l’AD stesso a perdere giorni interi per stimare il budget facendo una fatica improponibile nel recupero dei dati necessari. Un po’ come comprarsi una Ferrari, ma con montate le gomme di una Panda: si muoverà, ma al 2% delle sue possibilità. E nel GP siete spacciati.
Sostituite “GP” con “Mercato” e avete il quadro della situazione.
Investire in un corretto assessment dei processi è la conditio sine qua non per evitare di gettare al vento migliaia e migliaia di euro in investimenti fatti senza una ratio solida.
Non “cambiate il PC”, cambiate approccio.
La morale di questa storia è che per crescere il proprio business, oltre ad un sostanziale passo avanti tecnologico, oggi come oggi è imprescindibile cambiare mentalità, uscire dalle proprie routine consolidate ma inefficienti e guardare oltre l’orizzonte che crediamo di avere davanti.
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