La tecnologia è il mezzo e non il fine.
Un truismo? A giudicare da come pare venga vissuta – e venduta – la questione della transizione digitale, purtroppo si direbbe di no.
Perché la tecnologia è il mezzo
Nel mondo moderno degli affari, la tecnologia informatica si è affermata come uno dei pilastri principali per l’innovazione, l’efficienza operativa e il successo aziendale. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che la tecnologia in sé non è il fine ultimo dell’investimento, ma piuttosto il mezzo attraverso il quale le organizzazioni possono raggiungere i loro obiettivi di business. Questo concetto è cruciale per comprendere il valore degli investimenti in tecnologia, come l’automazione dei processi robotici (RPA) e l’intelligenza artificiale (AI), e per massimizzare il ritorno sull’investimento (ROI) in queste iniziative.
ROI: seminare bene per avere un raccolto ricco
Il ROI è un indicatore finanziario che confronta il guadagno o il beneficio derivato da un investimento con il costo di tale investimento. In termini aziendali, un ROI positivo significa che l’investimento ha generato un ritorno finanziario superiore al suo costo iniziale. Quindi misurare l’ROI degli investimenti informatici è essenziale per valutare l’efficacia e l’efficienza di tali iniziative e per prendere decisioni informate sull’allocazione delle risorse.
Concentriamoci sul ruolo della tecnologia come strumento per il successo aziendale anziché come mero status symbol. Anche qui, un’ovvietà, ma alle volte sembra proprio che non lo sia.
Il problema è che molta informatica di consumo a cui ci siamo abituati ha un costo e delle prestazioni sovradimensionate (se non apertamente inutili) rispetto all’utilizzo vero e proprio e questo può indurre a comportamenti di acquisto “sproporzionati” anche nell’informatica business.
L’esempio classico è lo smartwatch.
Ci sono articoli tecnologici che si acquistano e si pagano (carissimi) in quanto status symbol, il cui unico ROI è trasmettere un’immagine “luxury” di noi stessi.
ROI legittimo, se è quello a cui si mira. Se invece ci raccontiamo che “ci serve” per giustificare quasi 1000 euro di spesa… ci siamo capiti.
Decidere di investire implementando un’AI o un’RPA in Azienda solo per far vedere quanto si è “avanti”, potrebbe rivelarsi essere uno spreco se non addirittura un danno.
E’ necessario capire COSA serve, DOVE serve e COME serve.
Citando Bill Gates:
“La prima regola di ogni tecnologia è che l’automazione applicata ad un’operazione efficiente ne aumenterà l’efficienza. La seconda è che l’automazione applicata ad un’operazione inefficiente ne aumenterà l’inefficienza”.
Essere lungimiranti e implementare soluzioni che permettano una veloce scalabilità è una buona strategia. Come quando si acquista una maglia di una taglia in più ad un bambino così che possa indossarla per un po’ di tempo durante la crescita.
Ma è importante fare una valutazione SERIA e OGGETTIVA delle REALI necessità, sia attuali che future, dell’impresa
Opportunità: perché la tecnologia è il mezzo
Innanzitutto, la tecnologia informatica, inclusi strumenti come RPA e AI, offre opportunità significative di miglioramento dell’efficienza operativa. L’automazione dei processi tramite RPA consente alle aziende di eliminare attività ripetitive e manuali, riducendo così gli errori umani, aumentando la produttività e liberando le risorse per attività di maggior valore aggiunto. Questo si traduce in un risparmio di tempo e denaro che può essere reinvestito altrove nell’azienda o utilizzato per stimolare la crescita.
Inoltre, l’intelligenza artificiale può rivoluzionare la capacità delle aziende di elaborare grandi quantità di dati e trarre insight significativi da essi. Attraverso l’analisi predittiva e la modellazione dei dati, le aziende possono identificare tendenze di mercato, prevedere la domanda dei clienti, ottimizzare le operazioni e persino anticipare i problemi prima che si verifichino. Questo non solo migliora la capacità decisionale, ma può anche creare nuove opportunità di business e aumentare la competitività sul mercato. Leggi QUI la case history sull’implementazione di un’AI predittiva.
La tecnologia non è la panacea, ma è di certo un passaggio obbligato
Tuttavia, è importante sottolineare che l’adozione di tecnologie come RPA e AI non è la panacea per tutti i problemi aziendali. È essenziale valutare attentamente le esigenze specifiche dell’azienda e determinare se e come tali tecnologie possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Ciò richiede una pianificazione strategica e un’analisi approfondita dei costi e dei benefici associati all’implementazione di queste soluzioni. L’adeguamento tecnologico dell’impresa non è più opzionale – sebbene ritenga non lo sia mai stato, neppure in passato – e va fatto in modo ponderato.
Insomma: se il primo passaggio è capire che si deve intervenire in questa direzione, il secondo è certamente comprendere come farlo. Per questo insistiamo molto sugli assessment e gli studi preliminari: solo così agli investimenti possono portare i ROI attesi.
Infine, è essenziale valutare gli investimenti informatici non solo in termini di ROI finanziario, ma anche in termini di valore strategico a lungo termine. La tecnologia può aiutare le aziende a migliorare la loro posizione sul mercato, adattarsi alle mutevoli esigenze dei clienti e innovare per rimanere competitive nel panorama aziendale in continua evoluzione. Pertanto, gli investimenti informatici devono essere valutati non solo in base al loro impatto immediato sui risultati finanziari, ma anche alla loro capacità di creare valore sostenibile nel tempo: scalabilità e sicurezza devono essere due questioni sempre al centro di ogni riflessione.
In conclusione
In conclusione, la tecnologia informatica, inclusi strumenti come RPA e AI, rappresenta un potente strumento di successo aziendale. Tuttavia, è importante ricordare che la tecnologia non è il fine ultimo dell’investimento, ma piuttosto il mezzo attraverso il quale le aziende possono raggiungere i loro obiettivi di business. Gli investimenti informatici devono essere valutati attentamente in base al loro potenziale di generare valore per l’azienda e massimizzare il ritorno sull’investimento.