Per la puntata di oggi, vi faccio il mio personalissimo regalo di Natale con “I 5 film imperdibili per il Natale”.
Cosa c’è di più nerd di “divanarsi” guardando un buon film?
Non vi parlerò di film che tratterò nella rubrica, ma di quelli che hanno comunque qualche spunto interessante, anche se non prettamente informatici.
>>> “Die hard 2” (1990, Renny Harlin) <<<
Quando mi chiedono quale sia il mio film di Natale preferito, questa è la mia risposta:
“Yippee-Ki-Yay, Motherf*cker!”
Perché Bruce Willis in canottiera che fa esplodere i terroristi alla vigilia di Natale è una di quelle cose che ti rimette in pace col mondo. I buoni vincono, i cattivi muoiono (male), c’è la neve, ci sono le canzoni di Natale e il modo in cui le telco sono il fil rouge di tutto il film lo rende squisitamente da smanettoni.
Il mite ingegnere Barnes batte i muscolosissimi scagnozzi di Esperanza al loro stesso gioco riuscendo a comunicare con gli aerei usando una tecnologia desueta: Buon Natale!
>>> “Una poltrona per due” (1983, John Landis) <<<
Un classico che più classico non si può.
Il fun fact è che negli USA non è affatto considerato un film di Natale.
Di tutto il film, la parte più interessante è quella costruizione della “distruzione” dei fratelli Duke: scegliere, alla fine di un film classico basato sul cliché della commedia degli equivoci, di inserire un concetto come la vendita allo scoperto a seguito di un’attenta operazione di insider trading è geniale e non smette mai di esserlo.
Fun fact numero 2: nel 2010, in occasione dell’entrata in vigore negli USA di nuove normative inerenti ai mercati finanziari, il presidente della Commodity Futures Trading Commission, Gary Gensler, ha colloquialmente ribattezzato Eddie Murphy Rule l’insieme delle direttive a contrasto dell’insider trading, traendo ispirazione da quanto avviene nel film. (Fonte: Wikipedia)
Quindi, la prossima volta che lo guarderete, pensate al fatto che persino un’umile commedia ha inciso sull’economia globale. Gli insegnamenti possono davvero arrivare da ogni dove!
>>> “S.O.S. fantasmi” (1988, Richard Donner) <<<
Bill Murray + Dickens + Natale.
Direi che non ho bisogno di aggiungere altro.
>>> “Ritorno al futuro” (1985, Robert Zemeckis) <<<
E’ un film ambientato a Natale? No.
Allora è un film sull’informatica…? No.
E allora perché Ritorno al futuro? Perché è un comfort film, perché è un cult, perché non c’è neanche chissà che tecnologia, ma ci sono i dibattiti post visione (di norma dell’intera trilogia) in cui si discute sui viaggi nel tempo. Per ore. Mangiando biscotti e bevendo cioccolata calda.
Più nerd di così…
>>> “Don’t Look Up” (2021, Adam McKay) <<<
Per finire l’anno in bellezza, un bel film catastrofista.
Ma non di quelli stucchevoli alla Armageddon (“Vinciamo noi, Grace!”) o comunque dove alla fine qualcuno si salva alla The day after tomorrow.
Allerta spoiler: qui muoiono tutti quanti. Malissimo.
Uccisi dalla stupidità umana.
Nonostante il film sia dichiaramente una lunga metafora ambientalista, sono più che certa che le dinamiche si potrebbero benissimo adattare a tanti altri ambiti…
Decisamente un ottimo film per iniziare il 2023 con un botto di allegria!
Elena Iseni
MKT & Comunicazione Nubys